Acufene: cos’è e come curarla

Acufene cos'è e come curarla

Acufene: cos’è e come curarla

Che cos’è l’acufene?

Un acufene si verifica nel momento in cui l’apparato uditivo percepisce dei rumori in assenza di uno stimolo acustico reale che possono essere di diverso tipo o intensità (come ronzii, fischi o scroscii), intermittenti o continui. Non è una vera e propria patologia in quanto sono un sintomo di una patologia o sono semplicemente dovuti all’avanzare dell’età.

La patologia riguarda principalmente l’orecchio interno, il nervo acustico e le strutture anatomiche che vi sono nelle vicinanze.

Vi sono due principali tipologie di acufeni:

  • Acufeni soggettivi:

non sono provocati da stimoli esterni ma da attività spontanee e patologiche dello stesso apparato uditivo. Principali cause potrebbero essere la variazione dei liquidi presenti all’interno dei labirinti dell’orecchio interno (può avere origine traumatica, come per sbalzi di pressione o a seguito di forti rumori), alla malattia di Ménière (consiste in una disfunzione del labirinto che provoca anche acufeni), l’utilizzo di medicinali che possono danneggiare l’orecchio interno, in caso di infezioni, tumori, lesioni al sistema nervoso centrale. Possono essere dovuti anche all’orecchio medio (che può causare ronzii a causa di otiti) o dall’orecchio esterno (a seguito di infezioni che portano all’occlusione del canale uditivo).

  • Acufeni oggettivi:

sono molto rari e sono causati da rumori che sono effettivamente generati da fenomeni fisiologici e che interessano le strutture contigue dell’orecchio, come ad esempio disturbi all’articolazione della mandibola (può trasmettere deboli scricchiolii percepiti poi dall’orecchio). Nella maggior parte dei casi, però, è dovuto dall’aumento del flusso dei vasi sanguigni in prossimità dell’orecchio.

Per poter risolvere i problemi legati agli acufeni, basta recarsi dall’otorino che indicherà al paziente la giusta terapia da seguire.

L’importanza della prevenzione

È importantissimo svolgere dei controlli periodici dell’udito, soprattutto con l’avanzare dell’età. Possono presentarsi delle patologie con dei sintomi che non possono essere subito riconosciuti. Anche la perdita dell’udito può essere contrastata in tempo ed efficacemente.

Il nostro udito inizia a diminuire intorno ai 40 anni e si accentua con l’avanzare dell’età. In media, ad 80 anni si presentano significativi problemi all’udito. Tutto ciò avviene in quanto le cellule presenti all’interno della coclea (un organo dell’apparato uditivo) iniziano a degenerare fino alla loro morte. Quando questo si verifica, i segnali sonori non vengono trasmessi in modo corretto e possono presentarsi delle difficoltà uditive. La perdita dell’udito può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, influenzando il modo in cui comunichiamo con gli altri e, più in generale, il modo in cui si vive la socialità.

Con l’aiuto di otorini ed audioprotesisti professionisti, è possibile trovare la giusta soluzione alla perdita dell’udito e per l’acufene, come ad esempio l’utilizzo di apparecchi acustici. Questi possono migliorare la capacità uditiva amplificando il suono percepito. Essi sono composti da un microfono che rileva il suono, da un amplificatore che rende il suono più forte, un altoparlante che invia il suono nell’orecchio, una batteria e un controllo del volume che aumenta e diminuisce il volume del suono. Gli apparecchi acustici che possono essere trovati oggi sono piccoli e discreti. Possono essere indossati all’interno dell’orecchio, risultando non visibili dall’esterno.

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