La perdita dell’udito è anche un problema sociale

La perdita dell'udito è anche un problema sociale

La perdita dell’udito è anche un problema sociale

La perdita dell’udito oltre ad essere un problema personale è anche un problema sociale.

I disturbi dell’udito possono avere conseguenze più o meno gravi, tra queste irritabilità, depressione, ansia, frustrazione e, nei casi peggiori, isolamento sociale e persino paranoia. Si sviluppa così un disagio sociale o un senso di inadeguatezza, che spinge le persone affette da deficit uditivi ad allontanarsi da tutti, compresi i propri cari.

Un problema, quello dell’abbassamento o perdita dell’udito, in continuo aumento e che spesso non viene affrontato in maniera adeguata.

Un recente studio, condotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e pubblicato in occasione del World Hearing Day, stima che quasi 2,5 miliardi di persone a livello mondiale, (ovvero una su quattro) entro il 2050 avrà problemi di udito e almeno 700 milioni avranno bisogno di cure e riabilitazione.

Chi soffre di un deficit dell’udito, in alcuni casi, deve ancora oggi confrontarsi con la mancanza di informazioni e con atteggiamenti stigmatizzanti che spesso portano a non chiedere aiuto.

«La nostra capacità di sentire è preziosa. La perdita dell’udito non trattata può avere un impatto devastante sulla capacità di comunicare, studiare e guadagnarsi da vivere. Ma anche sulla salute mentale delle persone e sulla capacità di sostenere relazioni», spiega Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS.

Quali sono le principali cause della perdita dell’udito?

Oltre ai fattori ereditari e alle malattie, tra le principali cause del calo dell’udito troviamo l’invecchiamento e l’inquinamento acustico.

L’esposizione per lungo tempo a rumori troppo forti quali traffico stradale, il rumore dei treni o delle navi, dei macchinari all’interno delle industrie o ancora la musica troppo alta possono, a lungo andare, causare dei disturbi o dei veri e propri danni all’apparato uditivo.

Il ruolo della prevenzione per i disturbi dell’udito

La prevenzione gioca un ruolo fondamentale, sia per evitare disturbi dell’udito sia per scongiurare un’evoluzione del problema.

Un intervento tempestivo, infatti, è fondamentale per la salute dell’apparato uditivo. L’applicazione degli apparecchi acustici, laddove necessario, oltre alla qualità di ascolto migliora anche la qualità della vita.

Inoltre, soprattutto nei soggetti anziani, il trattamento dei deficit acustici attraverso soluzioni uditive è efficace per ritardare la comparsa di disturbi cognitivi in quanto è dimostrato, da diversi studi scientifici, che esiste una forte relazione tra udito e cervello.

Più in generale, altri consigli utili per prevenire i disturbi dell’udito sono: mantenere il volume basso di radio e tv, ridurre l’uso delle cuffie per ascoltare la musica, mantenere una buona igiene dell’orecchio, evitare l’utilizzo di cotton-fioc, limitare l’utilizzo di medicinali ototossici, ed evitare di scambiare auricolari con altre persone (per motivi igienici).

Essendo l’Italia il Paese con la popolazione più anziana d’Europa, con quasi 14 milioni di over 65, diventa fondamentale sensibilizzare e informare i cittadini sulle buone prassi da osservare per evitare disturbi dell’udito o un loro peggioramento.

C’è ancora poca informazione sui problemi legati all’udito, ed è per questo che gli specialisti di Udito Center, da anni sono impegnati in attività gratuite per sensibilizzare i pazienti su questa tematica. Da poco infatti è stata attivata la rubrica “Udito Center Informa”, che attraverso brevi video informativi offre utili consigli per la prevenzione ed il trattamento dell’udito.

Sentire bene aiutare a vivere meglio con se stessi con gli altri.